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| "No B day", quasi 250mila adesioni in piazza la protesta nata sul web di CARMINE SAVIANO
"No B day", quasi 250mila adesioni in piazza la protesta nata sul web
ROMA - Quasi duecentocinquantamila adesioni raccolte su internet in un mese. Nasce così il "No B day", la manifestazione nazionale "per chiedere le dimissioni di Berlusconi". Ideata da un gruppo di blogger, incubata nella Rete, alimentata su Facebook, la protesta nasce come reazione agli attacchi del premier seguiti alla sentenza sul Lodo Alfano. Dal 9 ottobre 2009, Silvio Berlusconi critica il Quirinale, attacca i giudici della Corte Costituzionale, accusandoli di essere "comunisti", si definisce "l'uomo più perseguitato della storia", litiga in tv con Rosy Bindi dicendole che è "più bella che intelligente" provocando una rivolta delle donne. A un passo dallo scontro istituzionale, mentre fuori e dentro il Parlamento infuriano le polemiche, un gruppo di blogger decide di dar vita ai propri post.
Aprono un gruppo su Facebook e indicono una "manifestazione nazionale per chiedere le dimissioni di Berlusconi". Ad oggi, dopo un mese, hanno raccolto oltre 235mila adesioni. Una marea che si definisce "apartitica e pacifista" e che si è già data un appuntamento per scendere in piazza: il pomeriggio del 5 dicembre a Roma, in piazza della Repubblica. Si partirà con un corteo per arrivare fino a piazza del Popolo. Poi, in serata, un concerto in piazza San Giovanni, organizzato grazie all'aiuto dei 3mila artisti raccolti in un altro gruppo, "Artisti - No Berlusconi Day".
Su Facebook, infatti, il gruppo principale dei promotori è solo il centro di un network composto da circa 100 pagine. Ognuna di queste rappresenta un comitato cittadino per il "No B Day". Da Torino a Palermo, da Milano a Napoli. Con ramificazioni internazionali: Londra, Barcellona, Amsterdam, Dublino, Parigi, Vienna. E poi San Francisco, Montreal, Sacramento. Tutte città in cui saranno organizzate manifestazioni parallele. Una sorta di "Internazionale antiberlusconiana", raccolta intorno a una considerazione e a un appello finale: "A noi non interessa cosa accade se si dimette Berlusconi" e riteniamo che il "fair play di alcuni settori dell'opposizione, costituisca un atto di omissione di soccorso alla nostra democrazia. Berlusconi deve dimettersi e difendersi davanti ai tribunali". ...Read the whole post... |
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