Riflessioni di Stefano Berardi

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view post Posted on 21/7/2019, 19:16


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da un mondo in cui si vive in solitudine, cibandosi di musica, libri, internet...

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Renato è sempre stato l'Artista controcorrente per eccellenza. Ha "spaccato", come terremoto improvviso, lo show business e il mondo della musica. Non contento, è l'unico Artista italiano che non ha una major dietro le spalle ed ora si autoproduce il prossimo tour per gestire autonomamente la propria attività artistica. Perché?
Perché la libertà non ha prezzo. Perché per un Artista come Renato, essere ZERO è un vanto e non un modo di dire...
In questo contesto come si fa a chiedere, a "contestare" ancora oggi una scelta come "Zerovskij"?

Era troppo facile fare la "Baglionata" di presentare la carrellata di successi dal primo all'ultimo e poi "gridare al miracolo" per la presenza di ballerini e coreografie(???)... Renato, per festeggiare i 50 anni di carriera ha presentato un capolavoro. Uno spettacolo teatrale che in Italia, si chiama "Commedia musicale". Fu inventata dai due grandi "Garinei e Giovannini" che ne fecero una loro firma d'autore.
Renato, con Zerovskij, fa di più. Sfruttando i dialoghi e la possibilità teatrale, crea una vera e propria storia. Denunciando l'emarginazione e la violenza di una società risibile!
Renato non ha bisogno di "applausi strappati o volutamente cercati".Altrimenti sarebbe rimasto dov'era:in una major!
Renato fa Teatro, Musica e Spettacolo.

E i ballerini li ha "scoperti" 46 anni fa, quando tutti lo prendevano per "folle" o "alieno"...
Ancora oggi, sento. Leggo. Di flop(parola che non sopporto in quanto italiano e amante della mia lingua)... Renato ha riempito ovunque ha portato questo CAPOLAVORO(è di questo che si sta parlando...) e se le persone, nelle prime date romane, si sono alzate per andar via la "colpa" non è certamente di Renato!!!

Di persone che non conoscono le regole basilari del TEATRO :non ci si alza durante la rappresentazione perché si distrae l'attenzione degli attori e del pubblico stesso.
Non si abbandona il luogo della rappresentazione perché è un gesto non carino verso gli attori che in quel momento stanno lavorando.
Ora, Renato, si presenta con qualcosa di nuovo e strabiliante...

Questa è ARTE. Questo è TEATRO. La regola basilare del PALCOSCENICO:non "ripetersi" mai!
Io sarò sempre con chi SPERIMENTA. Con chi non RIPETE MAI. Con chi era e sarà sempre lo "ZERO CHE VEDI"!


Stefano Berardi
 
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