Le maschere di carnevale

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view post Posted on 22/8/2009, 21:41


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da un mondo in cui si vive in solitudine, cibandosi di musica, libri, internet...

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ARLECCHINO

Il nome deriverebbe dal francese antico Hellequin, diavolo buffo delle leggende medievali. Nel XVI secolo Arlecchino divenne la maschera piu’ popolare del Teatro dell’Arte italiano; all’abito multicolore aggiunse una maschera nera sul viso, un cappello bianco, una borsa di cuoio legata alla cintura e una spatola di legno (batocio). Agli inizi personificava il servo lazzarone e truffaldino, mezzano e cinico. In seguito, soprattutto con Carlo Goldoni, si trasformo’ nel popolano malizioso ma in fondo onesto e sensato. Compagna di Arlecchino e’ Colombina.

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PANTALONE
E’ una maschera veneziana; veste sempre molto semplicemente: ai piedi porta le pantofole; ha un camicione e una calzamaglia rossi con un colletto bianco e sopra indossa un mantello nero. Porta una maschera in faccia e una cinta alla vita. In testa ha una cuffia aderente che sembra un tutt’uno con la maschera. Pantalone ha un carattere particolare: e’ nervoso e “rompiscatole” perche’ e’ il vecchio brontolone e testardo. Lui spende poco, e’ attaccato al suo denaro. Qualche volta la gente lo lascia perdere perche’ si lamenta sempre. Impersona un vecchio mercante veneziano avaro e brontolone. Ebbe in un primo tempo il nome di Magnifico, e assunse poi quello di Pantalone de’ Bisognosi.



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PULCINELLA
Figura buffa e goffa; un gran naso, mascherina nera, gobba, cappello a punta, camiciotto e pantaloni bianchi. E’ una delle maschere italiane più popolari. Probabilmente originaria di Napoli: anche il suo nome sembra che derivi dal napoletano “polene” (pulce). E’ una figura essenzialmente popolare. Impertinente, pazzerello, chiacchierone, e’ la personificazione del dolce far niente. Le sue più grandi aspirazioni sono il mangiare e il bere. Pur essendo spesso fatto oggetto di pesanti bastonate, egli riesce simpatico anche ai potenti che prende in giro e inganna con amabile furbizia. Pulcinella e’ una maschera di Napoli, forse il suo nome proviene da “Pulcinello”, cioe’ “piccolo pulcino”. Pulcinella porta il cappello a pan di zucchero, una maschera nera con il naso adunco, cioè grosso e curvo; poi indossa un camiciotto e i calzoni molto larghi e bianchi. Porta con sè un mandolino, sa cantare dolcemente. Le sue scarpe sono nere e lunghe con dei calzini rosa scuro. Ha l’abitudine di ubriacarsi e di mangiare in abbondanza; e’ un bastonatore, cioè picchia con il suo bastone. E’ anche buono, ma egoista, ovvero pensa solo per sè.



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COLOMBINA

L’unica maschera femminile ad imporsi in mezzo a tanti personaggi maschili e’ Colombina o Smeraldina, briosa e furba servetta. E’ vivace, graziosa, bugiarda e parla veneziano. E’ molto affezionata alla sua signora, altrettanto giovane e graziosa, Rosaura, e pur di renderla felice e’ disposta a combinare imbrogli su imbrogli. Con i padroni vecchi e brontoloni va poco d’ accordo e schiaffeggia senza misericordia chi osa importunarla mancandole di rispetto. Abitualmente non porta la maschera e indossa una cuffia e un vestito a strisce bianche e blu che spiccano sulla gonna blu e sulle calze rosse. Ha il grembiule a balze e sul lato e’ arricchito da un fiocco rosa. Sulla fibbia delle scarpe c’e’ un fiocchetto azzurro. E’ allegra e sapiente, civetta e furba, maliziosa e pungente, spensierata, chiacchierina. Prende in giro le persone che le stanno vicino ed e’ portata a farsi beffe di loro.



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IL DOTTOR BALANZONE
E' bolognese, si crede molto colto, ma in realtà è una persona che ha il lessico pieno di parolone, che però usa senza neanche capire quello che sta dicendo. Quando parla nelle piazze molta gente ride nel sentire i suoi discorsi, mentre le persone più povere e semplici lo considerano molto saggio e istruito. Questo personaggio carnevalesco era tanto buffo che anche il Papa Benedetto XIV amava imitarlo nelle serene riunioni di famiglia. Di solito rappresenta un avvocato e più di rado un dottore. E' piuttosto robusto, con lunghi baffi neri. Gli copre il viso una maschera che finisce con un enorme naso. E' vestito di nero tranne i polsini, il colletto e il fazzoletto che sono bianchi. Completano il costume un grande cappello e un ampio mantello. Il suo nome sembra derivare da "balla" (bugia), oppure da bilancia, visto che in romagnolo (bolognese) si dice balanza, che è il simbolo della giustizia di cui si vanta essere il sostenitore.
 
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